Che cosa sta studiando davvero Huawei dopo il diktat di Google su Android
Android è il sistema operativo utilizzato da qualunque smartphone che non sia iOS, ma questo potrebbe non essere per sempre. Mentre Samsung ha sviluppato il proprio sistema Tizen, che avrebbe anche utilizzato su alcuni device, ma resta fedele a Google, Huawei potrebbe presto apportare una piccola rivoluzione nel mercato. Non per volontà sua.
Big G., infatti, conformandosi alla volontà di Trump, ha annunciato che non darà più la licenza per utilizzare (ed aggiornare) Android. Andiamo per gradi.
TUTTO PRONTO?
Mentre Google ha concesso alla cinese una tregua di 90 giorni, Huawei sembra mettere la quinta per correre ai ripari e non farsi trovare impreparata. Secondo quanto affermato da Arjun Kharpal della CNBC, infatti, il sistema operativo di Huawei potrebbe essere pronto per l’uso in Cina già quest’anno. L’installazione, però, avverrebbe solo se ad Huawei fosse completamente vietato l’utilizzo di software da Google e Microsoft.
Il marchio Hongmeng è stato recentemente depositato presso l’ufficio per la proprietà intellettuale di Pechino.
IMPLEMENTAZIONE GIA’ DAL PROSSIMO MESE?
I tempi potrebbero essere ancora più brevi. Secondo TechRadar, che riporta quanto affermato da Alaa Elshimy, l’amministratore delegato e vice presidente di Huawei Enterprise Business Group Middle East, il sistema operativo di Huawei, conosciuto con il nome in codice “HongMeng”, è pronto e potrebbe essere implementato e verrà implementato il mese prossimo.
“Non volevamo portare il sistema operativo sul mercato perché avevamo una forte relazione con Google e altri e non volevamo rovinare la relazione”, ha detto Elshimy a TechRadar . “Ora lo stiamo preparando il mese prossimo”.
LANCIO RIMANDATO
In realtà, il lancio non sarebbe così imminente e potrebbe avvenire entro fine 2019 per la Cina e del 2020 per il resto del mondo. Se è vero che il sistema è pronto (ci lavorano dal 2012) è anche vero che Huawei deve fare i conti con le questioni politiche.
IL NOME
Elshimy avrebbe anche rivelato qualcosina in più: il sistema potrebbe chiamarsi Ark OS al momento del lancio e sarà talmente flessibile da poter essere utilizzato da smartphone, computer, tablet, TV e persino automobili.
SUPPORTA APP ANDROID
Il sistema, poi, dovrebbe anche supportare nativamente le app Android, senza che gli sviluppatori debbano creare una nuova versione, come accennato dalla rivista cinese Caijing. Il sistema, in pratica, sarà in grado di scaricare ed eseguire app Android in modo nativo dalla Huawei AppGallery.
La cosa è estremante importante, per sviluppatori e per utenti: ridurrebbe l’impatto dello spostamento del sistema operativo in modo significativo e renderebbe più semplice ai consumatori finali mantenere le proprie app preferite.
LA SD ASSOCIATION
Intanto, Huawei incassa una piccola vittoria in questi giorni. Dopo essere stata esclusa dalla SD Association, il consorzio delle schede di memoria, la cinese sarebbe stata riammessa, come avrebbe confermato la stessa associazione al sito Android Authority.
Le schede di memoria SD e microSD sono quelle che si inseriscono negli smartphone e hanno dimensioni estremamente ridotte. La riammissione significa, per Huawei, che la società potrà partecipare allo sviluppo dei nuovi standard e anche usare queste schede nei dispositivi futuri.