Un nuovo sistema operativo da inserire nei suoi dispositivi. In casa Huawei ha già preso forma il piano B che dovrebbe concretizzarsi entro l’autunno, massimo nella prossima primavera. Il colosso di Shenzen, che presto non potrà più contare sul sistema Android, è a lavoro per ammortizzare il duro colpo sferrato dagli Stati Uniti in quella che può essere considerata una diramazione della guerra dei dazi.

Il nuovo sistema operativo Huawei
Dalla casa madre di Huawei sono stati chiarissimi. Il capo della divisione consumer, Richard Yu, ha spiegato quale sarà la contromossa dell’azienda di telecomunicazioni alle limitazioni imposte dagli Stati Uniti. Senza Google disposto a cedere la licenza Android, Huawei sta preparando un sistema operativo da applicare ai suoi smartphone, tablet, tv, smartwatch e notebook vari. I primi rumors sostengono che Huawei Technologies stia testando HongMeng Os, il futuro concorrente di Android e Ios.
Le caratteristiche di HongMeng Os
Ancora non sappiamo se questo sarà il nome finale della versione definitiva o se si tratta del codice utilizzato internamente dall’azienda. Pare comunque che il nuovo sistema sia stato testato segretamente sui dispositivi Huawei fin dal 2012 e che si baserà sul sistema open source Linux. La parola HongMeng Os, inoltre, sarebbe stata scelta in onore di un personaggio della mitologia cinese che rappresenta il caos prima della creazione del mondo.
Il rischio di una scelta obbligata
Yu ha spiegato che quello di Huawei è un atto obbligato: “Non vorremmo farlo, ma non abbiamo alternative”. Per evitare di perdere importanti fette di mercato, il colosso di Shenzen deve sbrigarsi a testare il proprio sistema operativo. Fino al 19 agosto gli Stati Uniti hanno concesso una tregua all’azienda cinese, che nel frattempo avrà modo sì di fare i suoi esperimenti ma anche di tentare un accordo in extremis con Washington, ipotesi, quest’ultima, difficile ma non certo impossibile. In ogni caso, oltre questa data per Huawei sarà l’apocalisse: niente più aggiornamenti di sistema e possibili limitazioni all’utilizzo di app. HongMeng Os è comunque un sistema operativo a rischio perché quando debutterà sarà inizialmente poco diffuso; ciò significa che pochi sviluppatori creeranno applicazioni per il suo store. Di conseguenza, se un sistema ha poche app, difficilmente avrà successo fra i consumatori.
Uno stimolo per il mercato interno
L’attacco frontale degli Stati Uniti a Pechino sta alimentando un clima anti americano in tutta la Cina. Il comportamento dei cinesi sul mercato risponde a una tendenza ben precisa: boicottare il made in Usa e supportare i prodotti autarchici. Ecco che i dispositivi Huawei del futuro, dotati di un sistema operativo locale, potrebbero rappresentare la scintilla in grado di incendiare i consumi interni del Paese. Proprio quello che stava cercando di ottenere Xi Jinping per evitare indesiderate frenate economiche.